LA GENETICA DEI COLORI
Ad oggi la conoscenza dei coloriti del mantello del border collie è ampia, sono stati identificati più di 150 geni coinvolti nella pigmentazione.
Una cosa molto interessante riguarda la distribuzione fenotipica del pigmento che dipenderà dalla migrazione di cellule capaci di produrre eumelanina e feomelanina lungo la cresta neurale. Se lo spostamento di queste cellule non avviene, risulterà una mancanza di pigmento con conseguente formazione di macchie bianche che sarà più probabile si presentino in zone lontane dalla cresta neurale come zampe, pancia e testa, raggiungibili in tempi più lunghi. Questo ci fa capire l'importanza di specifici nutrienti che possono essere apportati con la dieta della fattrice che permetteranno di avere una maggior probabilità di ottenere una corretta formazione e chiusura della cresta neurale e conseguentemente uno sviluppo ottimale della distribuzione del pigmento.
Il manto può presentare anche altre caratteristiche dette spotting e tricking. Lo spotting dipende dal gene MITF che va ad agire sulla sopravvivenza dei melanociti e conseguentemente comporta una mancata pigmentazione che si presenta con zone bianche che possono essere più o meno estese in base all'allele coinvolto: sp causa una più ampia distribuzione di bianco e sw una quasi totalità di bianco ma esiste un ulteriore allele che può portare ad un fenotipo simile al primo detto si, Per evitare quindi la nascita di individui omozigoti sp è preferibile accoppiare individui che portano molto bianco con individui che portano molto pigmento. L'allele dominante si chiama invece S e porta ad una non presenza di bianco.
Il tricking/mottled invece rappresenta la condizione opposta che porta alla alla presenza di macchie pigmentate, non sempre presenti fin dalla nascita, sulle aree bianche. Anche in questo caso perchè si presentino è necessaria un'omozigosi t in quanto trattasi sempre di alleli recessivi.


Il colore più diffuso è il nero geneticamente determinato dalla presenza dell'allele B dominante rispetto a b che esprime invece una colorazione marrone. Il manto quindi risulterà nero se presenta allelli BB o Bb e sarà invece marrone se gli alleli sono bb. Nel caso in cui si rilevi un allele Bb il cane in questione potrà, se accoppiato con un cane avente allele Bb o bb, generare figli bb e quindi di colore marrone.
In merito all'allele b è doveroso aprire una piccola parentesi e spiegare come mai possiamo avere cani con gradazione diversa di marrone anche all'interno della stessa cucciolata. Questa diversa tonalità, da quanto scoperto fino ad ora, dipende dal fatto che esistono tre diverse varianti alleliche definite b1 , b2 e b3 che combinandosi tra loro in maniera diversa portano a marroni impropriamente definiti fegato, cioccolato o rosso.
Oltre a tutto ciò per l'espressione del mantello nero o marrone è necessaria la presenza dell'allele E responsabile del pigmento scuro mentre e in omozigosi darà il manto rosso miele definito australian red. Il genotipo e non influenzà però la pigmentazione delle mucose che si presenteranno nere, marroni o diluite. Un buon osservatore può quindi capire se il soggetto geneticamente è nero, marrone, blu o lilac nonostante appaia di color australian red.
Per introdurre il gene aguti è importante precisare come l'espressione di diverse quantità di eumelanina e feomelanina sia determinata dalla presenza di agonisti o antagonisti di MC1R, anche se la pigmentazione in senso dorso-vertebrale è determinata da fattori locali e temporali che possono dare ciuffi di pelo di colore diverso. Il gene aguti presenta alleli con dominanza Ay > aw > asa > at > a. L'allele Ay è responsabile della colorazione sable che si identifica con una colorazione con peli giallo rossi intervallati da peli neri nel caso di cane Bb o BB oppure intervallati da peli marroni nel caso di cane bb. Esiste anche la possibilità che tutto ciò si esprima in un cane diluito che verrà pertanto definito slate sable o lilac sable. Abbiamo poi l'allele at che in omozigosi esprimerà il tan o tricolor che si potrà vedere bene fin da cuccioli osservando la regione perianale e successivamente potrà svilupparsi a livello di zampe, muso e sopra gli occhi. E' stato stabilito inoltre, come si può vedere anche dalla precedente tabella, che il gene agouti asa risulta invece responsabile del colore saddle che si presenta con una distribuzione eumelanica a sella, molto difficile da vedere nel border collie.
Inoltre bisogna specificare come nessuno dei colori sabbia, tricolor e saddle risulti visibile se presente il gene KB, i fenotipi saranno quindi espressi solo in presenza di Ky in omozigosi. Se il soggetto risulta KBKy , con aguti Ay o aw, si parlerà invece di colore seal, una colorazione dove il pelo presenta una gradazione diversa che sarà marrone verso la radice per poi scurirsi all'estremità.
Il border collie presenta poi una colorazione recessiva che viene ormai spesso associata da molti al nostro allevamento: il diluito. Spesso questo gene viene erroneamente definito come gene blu ma in realtà il blu è solo una delle espressioni del gene diluito dd che in presenza di BB o Bb si manifesterà con un manto grigio blu ma quando invece il dd si esprime in presenza di marrone bb allorà si parlerà di colorazione lilac. Questi sono colori cangianti che variano molto in base alla luce e rispetto a tutti i precedenti colori sono ben identificabili alla nascita mentre in età adulta, dato che in molti soggetti si ha uno scurimento del pigmento, possono talvolta essere scambiati per colorazioni non diluite.
Abbiamo infine il gene merle che talvolta è definita anche con il nome di arlecchino in razze come alano o bassotto. Questo gene, caratteristico anche del pastore australiano, porta a questa colorazione bellissima con macchie più o meno grandi che rendono ogni esemplare davvero unico. La trasmissione è dominante ma soggetti omozigoti MM sono soggetti ad alto rischio di sordità o cecità pertanto bisogna fare particolare attenzione e non accoppiare mai due soggetti merle Mm perchè darebbero il 25% di prole MM e quindi malata. In base all'espressione degli altri geni il cane merle potrà essere definito : blue merle, red merle, lilac merle, slate merle, seal merle, sable merle ecc.. In questi cani il gene potrebbe influenzare anche la pigmentazione delle mucose e portare ad un naso non completamente pigmentato e quindi in parte rosa; oltre a questo gli occhi dei soggetti merle potranno avere colorazione azzurra o eterocromia.